Dubbi sul cordone ombelicale del neonato?
La nascita di un bebè è un avvenimento meraviglioso, pieno di
gioia e amore. Allo stesso tempo, però, si tratta di un momento molto delicato
per i neogenitori, che si trovano subito sommersi da nuove responsabilità
e preoccupazioni. Una delle preoccupazioni più comuni nei primi giorni
di vita è la cura e la medicazione del moncone ombelicale: un gesto che
richiede delicatezza e particolare attenzione.
Ma come si effettua la medicazione del cordone ombelicale
di un neonato? Scoprilo ora con i consigli di Babygella.
Che cos'è il cordone ombelicale?
Il cordone ombelicale dei neonati è il collegamento
fondamentale tra la mamma e il bebè durante la gravidanza. Il cordone
ombelicale è infatti la struttura di vasi sanguigni che collega il feto
alla placenta e permette lo scambio di sangue e sostanze nutritive con la
mamma, necessarie alla crescita e allo sviluppo del neonato. Al momento
della nascita, quando il bebè impara a respirare in autonomia e inizia a
nutrirsi con l'allattamento, il cordone ombelicale non è più necessario;
pertanto, viene bloccato con una pinza sterile e viene tagliato. Una volta
tagliato, al bebè rimane un moncone (il cosiddetto moncone ombelicale)
lungo dai 3 ai 5 centimetri che deve essere trattato con cura e medicato perché
in condizioni di scarsa igiene può causare infezioni.
Il taglio del cordone ombelicale è doloroso?
Il cordone ombelicale non contiene nervi, per questo motivo
la sua recisione non provoca dolore né al bebè né alla mamma.
Come curare il cordone ombelicale dei neonati
Già dai primi istanti di vita, il cordone ombelicale dei
neonati inizia un processo di essiccazione (detto anche mummificazione)
che continuerà fino alla sua caduta spontanea, in genere nell'arco di una
o due settimane.
Durante questo processo, è fondamentale prendersi cura
del cordone ombelicale dei neonati per evitare infezioni locali (onfaliti)
o sistemiche (sepsi).
Ma come si effettua la corretta medicazione del moncone ombelicale? Ecco alcuni semplici consigli:
- Lavati sempre le mani con cura usando acqua e sapone prima di procedere alla medicazione;
- Lava il bebè sotto acqua corrente o con delle spugnature; soprattutto nei primi giorni di vita è importante evitare il bagnetto e l'immersione per prevenire un'eventuale contaminazione del moncone ombelicale causata dal ristagno dell'acqua sporca;
- Assicurati che il cordone ombelicale del tuo neonato sia sempre ben pulito;
- Controlla la zona ombelicale a ogni cambio pannolino e assicurati che il moncone ombelicale sia sempre ben pulito e asciutto e non presenti tracce di feci;
- Medica il cordone ombelicale del neonato utilizzando una garza sterile asciutta. Non è necessario applicare sostanze disinfettanti: possono ritardarne la mummificazione e rischiano di irritare e screpolare la cute delicata dei bebè senza ridurre il rischio di infezioni;
- Quando avvolgi il moncone ombelicale con la garza sterile, abbi cura di non stringerlo troppo e di non comprimerlo nel pannolino, cerca anche di vestire il tuo bebè con abiti morbidi e non aderenti;
- Se la temperatura lo permette, lascia il moncone ombelicale scoperto il più possibile per favorirne e accelerarne la mummificazione.
Durante il processo di mummificazione, il moncone
ombelicale può assumere diverse colorazioni (verde giallastro, marrone,
grigio, nero) che non devono preoccupare i neogenitori. Al momento della
caduta del cordone ombelicale del neonato, potrebbe verificarsi una lieve
fuoriuscita di sangue o ci potrebbe essere la presenza di sangue
incrostato vicino al moncone; anche questo è del tutto normale e non
deve essere un segnale d'allarme.
Una volta che il moncone ombelicale sarà caduto, lascerà sul corpo del neonato la cicatrice più famosa del mondo: l'ombelico.
Cura del cordone ombelicale: possibili complicazioni
Come abbiamo visto, prendersi cura del moncone ombelicale dei bebè e medicarlo correttamente è fondamentale per evitare infezioni: senza le dovute cure, il cordone ombelicale può trasformarsi in una porta d'ingresso per germi e batteri. Vediamo ora insieme quali sono i sintomi e i campanelli d'allarme che possono presentarsi, non di frequente, e che consigliamo di approfondire consultando il pediatra:
- Rossore ed eruzioni cutanee nella zona ombelicale: possono essere un primo sintomo di infezione;
- Gonfiore nella zona dell'ombelico;
- Dolore al tatto: come abbiamo già accennato, il moncone ombelicale dei neonati non contiene nervi o terminazioni nervose; di conseguenza la sua manipolazione non è dolorosa. Se il tuo bebè piange o manifesta dolore al contatto, ti consigliamo di contattare il pediatra;
- Sanguinamento continuo e abbondante;
- Secrezioni purulente con eventuale cattivo odore;
- Mancata caduta del moncone oltre le 3-4 settimane: potrebbe essere sintomo di un'infezione locale o di un disturbo congenito del sistema immunitario (anche se molto raro);
- Comparsa di febbre, torpore, inappetenza o scarsa reattività;
- Presenza di un granuloma ombelicale: se, una volta caduto il moncone ombelicale, noti un'escrescenza rossastra simile a una mora sul fondo dell'ombelico, il tuo bebè potrebbe avere un granuloma ombelicale. Non temere però, non è nulla di grave, si tratta di un nodulo che regredisce con un trattamento locale e indolore da parte del pediatra che effettuerà delle toccature con nitrato d'argento;
- Ernia ombelicale: si tratta di un rigonfiamento rosso-bluastro che può avere diverse dimensioni e si riduce applicando una leggera pressione con il dito nella zona dell'ombelico. È un problema comune nei neonati, specialmente tra quelli prematuri che regredisce in modo spontaneo con la crescita e non comporta quasi mai complicazioni. Ti consigliamo comunque di tenere monitorata la situazione e di consultare un pediatra.
Come prendersi cura del cordone ombelicale: i falsi miti sull'estetica
Una volta che il moncone ombelicale sarà caduto, l'ombelico del mio bebè sarà incavato o sporgente? Probabilmente te lo sarai chiesto almeno una volta. Si tratta di una domanda di carattere meramente estetico alla quale non esiste una risposta corretta. In passato si usava posizionare e stringere una moneta sull'ombelico del neonato con un tessuto perché si pensava potesse prevenire la formazione di un'ernia ombelicale e quindi l’ombelico sporgente. Oggi, questa pratica è altamente sconsigliata: non solo è basata su una teoria completamente falsa, ma è anche pericolosa, perché il contatto del metallo con la pelle dei bebè potrebbe favorire infezioni o allergie causate dal nichel.
quando nasce un nuovo amore è importante usare i prodotti giusti per prendersene cura
In Babygella desideriamo offrire ai più piccoli prodotti realizzati attraverso un'attenta ricerca scientifica e tanto amore. Socpri la nostra linea di prodotti Babygella per neonati con ingredienti di origine naturale, rispettosi della pelle dei più piccoli e testati sotto controllo di dermatologi, pediatri e oftalmologi.