Preoccupata per il singhiozzo del tuo bebè?
Il singhiozzo nei neonati è molto comune: tutti i bebè hanno già sperimentato questo piccolo fastidio durante la gestazione. Se il tuo bebè ha spesso il singhiozzo non temere, la maggior parte delle volte, il singhiozzo nei neonati passa in fretta e in caso di singulti ostinati puoi adottare dei facili trucchetti per contrastare la contrazione del suo piccolo diaframma.
Se non sai perché il tuo neonato ha spesso il singhiozzo e questa situazione ti crea un po’ di preoccupazione, prosegui la lettura e impara come farlo passare grazie ai consigli di Babygella.
Il singhiozzo nel neonato: che cos’è e perché si verifica
Come abbiamo già accennato, il singhiozzo nei neonati è un evento estremamente frequente e del tutto fisiologico. Ma qual è la causa di questi fastidiosi “hic” che si ripetono in modo ritmico e continuo per vari minuti?
Devi sapere che i sussulti sono una reazione dovuta a una contrazione ripetuta e involontaria del diaframma, il grande muscolo orizzontale che separa gli organi del torace da quelli dell'addome e che ha una funzione molto importante nella respirazione. È il nervo frenico che regola le contrazioni del diaframma e in caso di irritazione può venire meno al suo compito per una serie di motivi non sempre chiari ma che cercheremo di illustrare con esempi pratici e semplici.
Vediamo insieme quali sono le cause più comuni che favoriscono l'insorgere del singhiozzo nei neonati:
- Immaturità del sistema nervoso: Il feto non respira ancora ma ti sarà capitato di sentire il suo singhiozzo già dalla nona settimana di gravidanza. Niente di strano o allarmante, il suo sistema nervoso ancora acerbo sta semplicemente mettendo in atto i primi “esercizi” che lo prepareranno a respirare nella vita extrauterina;
- Sviluppo del diaframma: Il sistema respiratorio del tuo neonato non è sviluppato al 100% alla nascita ma è ancora in fase di “rodaggio”. Le contrazioni del diaframma fanno parte di questo processo;
- Sensazione di freddo: Improvvisi abbassamenti di temperatura possono scatenare il singhiozzo, ad esempio, durante il cambio pannolino, la nanna, il bagnetto oppure nel corso della poppata per i piccoli allattati con il biberon che via via si può raffreddare;
- Ingestione rapida di latte o aria: Dopo la poppata la distensione gastrica è una delle cause più ricorrenti di singhiozzo nei neonati. Se il tuo bebè è particolarmente avido tenderà anche a ingurgitare più aria del previsto e a singhiozzare più spesso. Niente paura, vedrai che ci sono ottimi rimedi per le mamme con bimbi voraci da allattare;
- Pianto intenso e prolungato: Quando il tuo neonato piange a causa di un dolore, come nel caso di coliche o febbre, può capitare che il lamento sia accompagnato da pause e singhiozzi. Se questo tipo di pianto inconsolabile persiste per molto tempo ti consigliamo di rivolgerti a un pediatra.
È importante sottolineare che il singhiozzo nei neonati di solito è un fenomeno temporaneo e innocuo per la sua salute. Tuttavia, se i singulti del tuo piccolo persistono per periodi prolungati è sempre meglio consultare uno specialista per ottenere un'adeguata assistenza. Evita di ricorrere a rimedi fai da te!
Come far passare il singhiozzo ai neonati: i 5 consigli di Babygella
“Bevi piccoli sorsi d’acqua”, “Trattieni il fiato per tot secondi”, “Invita qualcuno a spaventarti” ... Ti sarà capitato di sentirti dire qualcosa del genere per far passare un singhiozzo persistente. Anche per i neonati valgono alcuni rimedi della nonna. Vediamo insieme quali sono i consigli per far passare il singhiozzo ai neonati:
- Usa il calore: metti qualcosa di caldo sullo stomaco del tuo bebè;
- Fagli bere un cucchiaino di acqua tiepida: prova con qualche cucchiaiata di acqua tiepida se allatti il tuo bambino con latte artificiale o attaccalo al seno;
- Provocagli uno starnuto: solletica il nasino del tuo bebè. Lo starnuto aiuta a distendere il diaframma. Evita invece di tappargli il naso o spaventarlo, l’effetto è lo stesso ma per il piccolo potrebbe essere un’esperienza traumatica;
- Non usare le gocce di limone: aiutano a far passare il singhiozzo ma il limone è molto acido e potrebbe provocare allergie al tuo neonato;
- Non soffiare sul volto del tuo bimbo: questo metodo per contrastare la contrazione del diaframma è poco efficace e può provocare fastidio al tuo bebè.
Come prevenire il singhiozzo nel neonato
Abbiamo visto quali sono i principali rimedi anti-singhiozzo che puoi adottare al momento del bisogno, ma prevenire è sempre meglio che curare!
Prendi nota di tutte le buone abitudini che da neogenitore puoi adottare per scongiurare il singhiozzo nel tuo bambino:
- Evita gli sbalzi termici: usa l’aria tiepida del phon o di un termoventilatore per scaldare il tuo bimbo mentre lo svesti per il cambio pannolino o il bagnetto. Mantieni il latte artificiale sempre alla stessa temperatura tenendo il poppatoio nello scalda biberon o, quando sei all'aperto, avvolgilo in un astuccio di lana. Durante la nanna un neonato non si muove molto ma potrebbe comunque scoprirsi e prendere freddo. Un sacco nanna rappresenta una comoda alternativa a lenzuolini e coperte per tenerlo al caldo e ricreare quella piacevole sensazione di avvolgimento provata nella pancia della mamma;
- Tettarella anti-singhiozzo: esistono in commercio tettarelle studiate per ridurre rigurgiti e singhiozzi. Se il bimbo è allattato al seno assicurati di attaccarlo correttamente per evitare che il piccolo ingerisca troppa aria;
- Non aspettare che il bambino sia troppo affamato: un bambino che arriva con lo stomaco vuoto al momento della poppata potrebbe introdurre più aria del necessario attaccandosi in modo troppo vorace al biberon o al seno;
- Tieni il bambino in posizione eretta dopo i pasti: calcola almeno un quarto d’ora per la fase “ruttino” e se il tuo bimbo è particolarmente avido fai una breve “pausa digestiva” anche durante la poppata;
- Allatta quando il bambino è tranquillo: un neonato che assume il latte agitato o piangendo a dirotto rischia di ingerire troppa aria;
- Evita stimoli motori intensi: calma e tranquillità sono buoni alleati subito dopo la poppata.
Ricorda che il singhiozzo nei neonati è spesso normale e di solito non rappresenta motivo di preoccupazione. Se il singhiozzo persiste per più di 48 ore è sempre consigliabile consultare un pediatra per una valutazione più approfondita.
Singhiozzo neonato: quando preoccuparsi
Abbiamo ripetuto più volte che il singhiozzo è un fenomeno fisiologico e del tutto normale nei neonati, ma in alcuni casi potrebbe essere il campanello d’allarme di patologie che solo uno specialista può diagnosticare.
È importante sentire il parere di un pediatra se, ad esempio, i singulti durano più di due giorni consecutivi o sono associati a un rigurgito persistente, se ti sembra che il respiro del tuo bebè non sia regolare o ti accorgi che il fenomeno disturbi eccessivamente il suo sonno. Anche se il tuo bimbo potrebbe avere il nervo frenico infiammato o soffrire di reflusso gastroesofageo, una diagnosi precoce consentirà una cura mirata e puntuale.
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